L'Ipertensione arteriosa
- Gruppo Sadel
- 30 giu
- Tempo di lettura: 3 min
L’ipertensione arteriosa, comunemente nota come “pressione alta”, è una condizione molto diffusa che colpisce milioni di persone. Spesso non causa sintomi evidenti, tanto da essere chiamata il killer silenzioso, ma se trascurata può portare nel tempo a complicanze cardiovascolari serie
La buona notizia è che con le giuste cure e abitudini di vita l’ipertensione può essere tenuta sotto controllo. In questa sezione spiegheremo cos'è l’ipertensione arteriosa, perché si sviluppa, come riconoscerla e quali strategie (terapie mediche e modifiche dello stile di vita) aiutano a gestirla efficacemente, in modo da proteggere la salute senza inutili allarmismi.
Descrizione e cause: Si parla di ipertensione quando la pressione del sangue nelle arterie è costantemente superiore ai valori normali (idealmente attorno a 120/80 mmHg). In circa il 95% dei casi non c’è una causa unica identificabile: si tratta della forma essenziale o primaria, legata a una combinazione di fattori genetici e ambientali 3 . Predisposizione familiare, età (col passare degli anni la pressione tende a salire), sovrappeso, sedentarietà, dieta ricca di sale, fumo, stress e altre condizioni come il diabete o il colesterolo alto sono tutti elementi che aumentano il rischio di sviluppare pressione alta . Nel restante ~5% dei casi l’ipertensione è secondaria, cioè causata da altre patologie (ad esempio malattie renali, squilibri ormonali, apnee notturne) o dall’assunzione di farmaci particolari . Quando la pressione è elevata, il cuore e i vasi sanguigni lavorano sotto sforzo: a lungo termine ciò può favorire l’arteriosclerosi e danneggiare organi come cuore, cervello e reni. Controllare l’ipertensione è quindi fondamentale per prevenire infarto, ictus e altre complicanze, ma per fortuna oggi disponiamo di molte opzioni efficaci.
Sintomi e diagnosi: Nella maggior parte dei casi l’ipertensione non da sintomi specifici, e molte persone non sanno di averla finchè non viene misurata la pressione durante un controllo di routine . Solo raramente valori pressori molto alti possono causare disturbi come mal di testa, capogiri, palpitazioni, stanchezza o disturbi visivi – sintomi vaghi e comuni ad altre condizioni, quindi non sempre ricondotti subito alla pressione alta. Ecco perchè l’ipertensione viene definita “silenziosa” e perchè é importante misurare la pressione periodicamente, soprattutto dopo i 40 anni o se si hanno fattori di rischio. La diagnosi si basa su misurazioni ripetute della pressione arteriosa in diverse occasioni: se i valori sono costantemente uguali o superiori a 140/90 mmHg, il medico confermerà l’ipertensione . A volte si prescrive un Holter pressorio (misurazione continua per 24 ore) per valutare l’andamento nell’arco della giornata. Inoltre, verranno eseguiti esami del sangue e delle urine per cercare eventuali cause secondarie (es. problemi renali) e valutare lo stato generale di salute (livelli di colesterolo, glicemia, funzione renale, ecc.). Identificare precocemente l’ipertensione è importante, perchè consente di intervenire prima che provochi danni.

Vivere con l’ipertensione arteriosa richiede un po’ di attenzione in più, ma è possibile convivere bene con questa condizione. Oltre a prendere le medicine prescritte, si possono adottare semplici accorgimenti quotidiani: ad esempio controllare in autonomia la pressione a casa con uno sfigmomanometro affidabile (annotando i valori da mostrare al medico), ridurre il sale aggiunto in cucina (usare spezie ed erbe per insaporire), aumentare il consumo di frutta e verdura ricche di potassio, limitare caffè ed energy drink, e imparare tecniche di rilassamento per gestire lo stress. Non meno importante, non saltare i controlli medici: il dottore verificherà periodicamente che la terapia sia efficace ed eventualmente la aggiusterà. Grazie a una gestione attenta, l’ipertensione può essere tenuta sotto controllo e il rischio di complicanze si riduce drasticamente. Ricordate che misure anche modeste (come camminare 30 minuti al giorno o perdere qualche chilo se si è in sovrappeso) possono avere un grande impatto sulla pressione. Prendersi cura della propria pressione significa proteggere cuore, cervello e reni per gli anni a venire: un investimento importante per la propria salute futura.




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